Bonnie: Letters To My Dad

Chiara Raineri Platania, in arte Bonnie, annuncia l’uscita del brano di genere hip-hop/rap “Letters to my dad“; il sottogenere musicale del brano è fortemente innovativo e ancora poco diffuso in Italia. Dal connubio di un passato turbolento dell’artista e la comprensione dei meccanismi che governano la psiche umana nasce il brano “Letters to my dad”, in cui protagonista indiscusso è il conflitto tra una riflessione, in età adulta, sul passato vissuto e la regressione, nei ritornelli, a dinamiche infantili;in termini nietzschiani si tratta di un conflitto tra lo spirito dionisiaco e apollineo; il focus del brano, nello specifico, è la contrapposizione tra la perdizione nei meandri reconditi della mente umana per sublimare e sanare ferite del passato, e la maturità, la consapevolezza ed il raziocinio per gestirle nel presente, il tutto accompagnato da toni pungenti e melodie oscure tipiche del genere innovativo dell’horrorcore.
Queste ultime, non soltanto permettono all’ascoltatore di immedesimarsi nei trascorsi dell’artista, ma gli consentono di approdare alla consapevolezza che nonostante le tenebre, la luce può e deve trionfare.
Questo è il messaggio che l’artista desidera comunicare con il proprio brano e la motivazione per cui ne ritiene costruttiva ed importante la pubblicazione e la diffusione: l’obiettivo è proprio poter trasmettere agli ascoltatori che non bisogna sentirsi affranti per via delle esperienze negative, quest’ultime ci formano e fortificano; dalle sue conoscenze accademiche infatti, l’artista afferma che un evento che inizialmente ha provocato sofferenza può essere trasformato, attraverso la sublimazione, in una risorsa che accresce la propria forza, trasformando l’iniziale evento spiacevole in evento positivo, come appunto lo è la creazione di un’opera dell’ingegno.
Bonnie, l’autrice di “Letters to my dad”, afferma infatti nel testo della canzone “non posso cancellare il mio dolore, ma almeno lasciami cantare/esibire”.In conclusione, secondo l’artista, occorre sempre ricordare quanto affermato dal grande De André: “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.
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