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“If this is”: il debut-album dei Known Physics

Music Alive | Settembre 27, 2019

“If this is” è l’album della rock band perugina Known Physics, composta dal vocalist/chitarra acustica Davide Faralli, dalle chitarre elettriche di Simone Vaccaro e Francesco Pierangeli, dal bassista Nicola Jurkiewicz e dal batterista Cristian Marchini e pubblicato il 30 giugno 2019. Sei tracce concepite da un gamete di alternative rock, germinato poi in un crossover,  convincente per la dose di energia e impeto riversate sugli strumenti, dando carica alle sonorità dei brani e rendendo più intrigante il lato melodico. Il gruppo colloca le basi della sua identità musicale in una matrice di stampo rock, su cui si fonde una sfera molto ampia di stili (ogni brano ne ingloba almeno due, distinguendosi dal resto del lavoro), che vanno dal punk al post punk, dal reggae al rap e al funky, dall’hard rock al nu metal e alla psichedelia, e che, plausibilmente, derivano dalle diverse influenze assorbite dai singoli componenti. Una prospettiva ambiziosa e un traguardo non facilmente raggiungibile, dovendo fare i conti con un settantennio di storia della musica, in cui intere generazioni ne hanno vissuto l’implicanza sociale, politica e culturale. Ma, d’altro canto, l’idea dei Known Physics, fin dall’inizio, è stata proprio quella di realizzare un progetto musicale nuovo, sperimentalmente arrangiato in modo tale, da dare fluidità al passaggio tra un genere e l’altro e riuscire a stendere un ponte tra musica e contenuto. Il connubio si rivela  interessante, ai fini di ciò che la neofita band vuole trasmettere al pubblico, e per niente esiziale sul risultato ottenuto.

Partiti nella prima fase come Tribute band dei Red Hot Chili Peppers, i cinque artisti di Castiglione del Lago, forti di un bel percorso, fatto di live tra Umbria, Lazio e Toscana e partecipazioni a diversi concorsi canori, hanno palesato di essere inclini ad affrontare sempre nuove sfide. Da metà estate 2019 si sono piazzati, con “Happiness“, secondo estratto del lavoro e uscito a febbraio 2019, a ben oltre la metà della “Top 150 – Classifica Indipendenti“, oscillando fra il 40° e il 43° posto. È chiaro che, il messaggio messo in musica, di porsi come traguardo la libertà di essere felici senza remore e paure di dimostrarlo al mondo, è stato ben recepito da un pubblico, attento alle frequenze hard rock miscelate all’hip hop, ai chitarrismi perfettamente riusciti e alla voce martellante di Davide Faralli. Il 26 luglio di quest’anno i Known Physics sono stati scelti fra 1500 candidati da un’agenzia di promozione ed il brano in questione ancora adesso viene trasmesso da 150 canali del digitale terrestre e da circa 400 radio tra italiane ed estere.

L’impronta di maturità, originalità e tecnica è già presente nella prima incisione del gruppo con “Ten thousand steps”, uscita a giugno 2018, in cui si sottolinea l’esigenza del sogno, per affrontare una vita degna di essere vissuta, pervasa dai toni pessimistici di chi si abbatte per situazioni di difficoltà e tutto permeato da sonorità di derivazione post punk, fino a sfociare nel nu metal.

Non sono da trascurare i video di ambedue i pezzi, in quanto riescono a tradurre in modo significativo i testi con immagini e scenari interessanti.

Accesa la miccia delle prime due produzioni, nel giro di un anno, esplodono sulle piattaforme digitali con l’Ep completo, grazie alla loro tenacia e ad un crowdfunding andato a buon fine. E già al primo ascolto riesco a percepire la volontà di raccontare la natura umana, sicuramente secondo la loro esperienza, ma anche trattando tematiche di attualità e puntando sul coinvolgimento di un vasto pubblico.

Favours“, parte come dialogo fra due persone (anche se non c’è mai la risposta dell’interlocutore), per mettere a fuoco un conflitto interiore, dove uno dei due si è approfittato della bontà altrui. Il buono di turno sembra inizialmente non volersi rassegnare all’opportunismo, ma con un voltagabbana improvviso afferma di esserci sempre per l’altro. Due parti anche per il lato musicale con una pausa a metà ascolto, ma, nell’insieme, ricco di atmosfere psichedeliche  e testi rappati.

Accattivanti le ritmiche dai picchi nu metal di “Human Race”, dove basso e chitarre ci danno decisamente dentro e la voce di Davide Faralli sul refrain tuona con un: “Non resterò a guardare il mondo morire“, così da rendere meglio l’idea, di quanto l’umanità tenda assurdamente al negativo, per poi fare una drastica inversione di marcia e combattere per il bene.

Approccio più disincantato e sostanzialmente rock/popper “Summer“. La ballad, elogio all’amore,si aprecon una chitarra acustica malinconica, che accompagna con mestizia il vocalist e prosegue in un clima di atrabile positività, dovuto anche all’interpretazione del frontman, nel ruolo di chi, con fervore, dichiara i suoi sentimenti alla persona amata.

Un riff di chitarra elettrica fa da ouverture a “You ain’t free”, in seguito sostituito dalla chitarra acustica  piu’ placida. Il trittico dei sei corde, in continua metamorfosi durante l’esecuzione, senza grosse stoccate elettriche, dà origine ad un incrocio di risonanze tra il punk e il funk. Il testo, con veste poetica, punta il dito su una libertà invalidata dalla routine e da tutto ciò che spinge al buon senso, impedendo di uscire dagli schemi.

Una tracklist, quella di If this is”, per un ascolto, di parvenza, catchy, ma con la particolarità, di lasciare impresso un vortice emozionale di pensieri, dettati dal linguaggio musicale e dalle tematiche.

E se l’estate dei Known Physics è passata soprattutto calcando diversi palchi italiani, fra cui quello della Festa della Musica di Chianciano Terme, per loro ci aguriamo un autunno altrettanto infuocato, anche perché i live sono un obiettivo sempre ambito. Ma proviamo a svelare qualcos’altro, vista l’opportunità di intervistarli.

D. Già due singoli presenti, con relativi video, sulle piattaforme social: avete in previsione l’uscita di un altro estratto dall’album?

R. Nei nostri piani, per adesso, non sono previste uscite di video musicali per gli altri brani, raccolti all’interno dell’EP…ma non si sa mai. Per adesso ci vogliamo focalizzare sull’uscita di nuovo materiale.

D. Visto il successo, ancora in corso, di “Happiness”, quali sono le aspettative per questo Ep?

R.: All’uscita, l’EP “If this is” ha riscosso un responso molto positivo sui social. Ci hanno scritto veramente in tantissimi, facendoci i complimenti per il lavoro svolto e non potremmo esserne più felici. Quello che vogliamo è espandere ancora di più il nostro pubblico e fare tanti live ovunque.

D. Ascoltando il vostro lavoro, non si può non notare che i temi trattati fissano l’obiettivo sull’interiorità dell’individuo: da una felicità agognata, alla depressione per una libertà vincolata; dalla tendenza al negativo dell’uomo, all’esaltazione dell’amore. Da cosa nasce l’ispirazione che vi ha portati a toccare tematiche così interessanti, ma altresì ambiziose, se mettiamo in conto che siete tutti molto giovani?

R. L’obiettivo è quello di raccontare le diverse sfaccettature dell’umanità. Cerchiamo di accompagnare l’ascoltatore in quello che deve essere preso come una sorta di viaggio alla (ri)scoperta della natura umana, toccandone diversi aspetti, sia positivi sia negativi. La scelta, di trattare tali argomenti, non scaturisce da una qualche intenzionalità premeditata, altresì da una pulsione, ispirazione del momento. La somma di questi momenti ha portato alla creazione di “If this is”.

D. “If this is“, di primo acchitto, dà la sensazione di una frase insoluta o enigmatica. Perché la scelta di questo titolo per il vostro debut-album?

R. Il titolo “If this is” deve essere unito insieme al titolo/tema di ogni canzone. Per esempio “If this is Human Race”. Questo è stato fatto, per porre l’accento sul senso di “ricerca”, che l’EP vuole suscitare nell’ascoltatore.

D. Probabilmente è presto per parlarne, ma avete già in cantiere qualcosa di nuovo in termini di stesure musicali?

R. Abbiamo molte canzoni già composte e pronte, per essere registrate ed inserite in futuri lavori e moltissime nuove idee in porto. Con più precisione, abbiamo intenzione di lavorare sull’uscita di un singolo con relativo video musicale, del quale omettiamo intenzionalmente il nome, programmata per il 2020.

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a cura di Elisa Iacono – Music-Alive (2019)

Pubblicato da Music Alive

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