Intervista a Papilla Bronx

Papilla è quell’artista che ami o che odi. Il singolo Kamikaze fuori a breve sta facendo già discutere e l’artista in attesa di esplodere lancia qualche bomba in anteprima ed esclusiva per Music-Alive. Il nostro Giorgio lo ha intervistato per voi…
1) Ciao Papilla, racconta ai nostri lettori come hai iniziato?
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per lo spazio che mi avete concesso. Ho iniziato così per gioco questo fantastico mondo del Hip Hop, già da quando avevo 14 anni ascoltavo rap americano ed italiano, ma ho iniziato a farlo molti anni dopo. Questo perché ho voluto studiare bene la materia, e forse anche un po’ per timidezza. Ho sempre scritto e tenuto per me le mie emozioni ma poi col tempo e con più sicurezza le ho plasmate per farle diventare delle vere e proprie canzoni, ed eccomi qui.
2) I tuoi brani da cosa nascono e come li sviluppi?
I miei brani nascono dalla fantasia. Sin da piccolo sono sempre stato molto fantasioso, cerco di pensare ad un problema che mi preme raccontare, la storia di un amico o una mia vicenda personale, infine cerco di dargli colore con incastri metrici e musicalità per poi cercare di immedesimarmi nel personaggio della storia. Solitamente scrivo i testi, cerco i produttori che possano cogliere il suono che sto cercando ed infine penso al video che di solito è solo una trasposizione su pellicola di quello che ho già in testa.
3) Perché vuoi fare musica?
Sinceramente non me lo sono mai chiesto. Da noi, nei parchetti dove ci allenavamo, il nostro unico obbiettivo era quello di “andare a star bene cico”, perciò sinceramente lo faccio per quello, per me stesso ma anche per lasciare qualcosa ai posteri, per far si che i miei pensieri trascritti in canzoni non muoiano mai.
4) Il genere che ami? Il genere che odi? Perché?
Di sicuro quello che amo è l’hip hop, che mi ha forgiato e dato sicurezza in me e nei miei mezzi, mi ha sempre sostenuto a volte anche dandomi consigli tramite le sue canzoni e mi ha fatto superare i limiti grazie alla break dance. Devo aggiungere che sono anche molto legato al cantautorato italiano che mi ha accompagnato in infanzia grazie a mio padre.
Il genere che odio… mmm… sinceramente non ce ne è uno. La musica va ascoltata, va contestualizzata… perciò non posso odiarla! Penso che lo scream e il growl siano due generi che abbia sempre poco compreso e dire che uno dei produttori del mio gruppo (Effetto Domino) faceva proprio quel genere li. (ride)
5) Cosa un’artista non dovrebbe mai fare?
Di sicuro dimenticarsi da dove è venuto, le radici sono fondamentali per tenere i piedi per terra anche quando ti sembra di volare.
6) Cosa pensi dell’importanza dei social-media nel mondo musicale?
Che domandone!!! Devo dire che ormai è una figura professionale a tutti gli effetti. Molte volte può darti punti di vista in prospettiva a cui non avevi pensato, poi siamo nell’era 2.0 perciò il social è qualcosa di fondamentale per un artista, soprattutto quando questo ultimo e via per tour è sempre utile avere un team che pensi anche a far arrivare il tuo messaggio grazie ad internet. Chi di noi vive senza?!
7) Credi che la musica possa realmente cambiare la vita di una persona?
Chiedilo a Jay Z! (ride) A parte chi come lui ha sfondato in tutti i sensi per chi come me fa una vita normale, afflitto da debiti, lavoro, frenesia cittadina, una canzone non può cambiare la vita ma può fare tanto per migliorarla o dare spunti su come farlo, credo che se tu la sappia ascoltare la musica ti accompagnerà nei momenti migliori della tua vita.
8) ‘Transformixtape’, la tua ultima fatica, e’ oramai fuori. Sogni nel cassetto e progetti per il futuro?
Si il Transformixtape, la mia quarta fatica è fuori sul mio Bandcamp Papilla Bronx. Potete trovare anche i miei precedenti album, per chi non mi conoscesse ancora. Uno dei miei sogni nel cassetto è riuscire a fare un tour nazionale per tutta l’Italia, magari in furgoncino con la band appassionatamente on the Road. Perciò chiamatemi a suonare.
Progetti futuri: come sempre la mia fantasia mi porta in luoghi sperduti perciò sto già pensando al prossimo EP con produttori di livello nazionale e hit direttamente dal sottobosco torinese, vi dico solo che per quest’inverno lo vedrete nascere ma per ora dico solo questo. Sappiate solo che ci saranno artisti importanti e conosciuti all’interno, oltre alla mia magia ovviamente.
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