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1)Ciao Glim, raccontate ai nostri lettori come hai iniziato?
I “Glim” nascono nel 2015, dall’incontro fra Agazio Martinis e Francesco Lavorata.
Alla band si aggiunge successivamente Ilario Roccisano e, tramite quest’ultimo, nel giro di pochi mesi entrano a far parte del progetto anche Alberto Barrilli ed Emmanuele Scalzo. Musicalmente parlando, il nostro è stato un “amore a prima vista”.
Il nome “Glim” è saltato fuori durante un progetto scolastico, dove noi, alla ricerca di un nome, abbiamo chiesto ai bimbi di associare una parola al nostro aspetto e alla nostra identità.
I bimbi ne hanno suggerite molte, ma la parola che più ci ha affascinato è stata per l’ appunto GLIM.
Incuriositi dal suono, abbiamo chiesto subito quale fosse il significato, e la bimba ce lo ha svelato subito: bagliore, luce.
2)I vostri brani da cosa nascono e come li sviluppate?
I nostri brani nascono sicuramente dalle nostre esperienze e dalle nostre emozioni. Vengono sviluppati in sala prove, dove i nostri stati d’animo si intrecciano l’uno con l’altro, dando vita alle prime melodie.
3)Potete dirci tre canzoni (di altri artisti) che amate ed il perché? Tra queste, la canzone che avreste voluto scrivere quale è e perché?
 Le nostre influenze musicali sono tantissime e variegate.
Seguiamo molti gruppi di genere diverso
e, se dovessimo scegliere, opteremmo per un brano dei Queen, uno degli U2 ed uno dei Muse. Questi gruppi hanno lasciato e continuano a lasciare il segno.
Per quanto riguarda la scrittura di una canzone, la scelta è davvero ardua! Tra tutte, però, crediamo che “Bohemian Rhapsody” sia IL capolavoro per eccellenza.
4)Tre aggettivi per descrivere le vostre canzoni?
Originali, mitiche e strane.
5)Credi che la musica possa realmente cambiare la vita di una persona?
Crediamo che la musica non cambi la vita di una persona, ma che sia essa a crearla e a formarla (inteso sia come dare forma, che come formazione a livello morale e di crescita).
6)Se potesse incontrare un’artista del passato, chi sarebbe?
Un artista che avremmo voluto incontrare è sicuramente Freddie Mercury.
7)Un consiglio spassionato da giovane artista a giovane artista: quale l’ingrediente fondamentale?
Dare consigli non fa per noi, abbiamo molta strada da fare. Possiamo però rivelare il nostro ingrediente fondamentale: il DIVERTIMENTO. Viviamo ogni nostra performance col sorriso e l’allegria che ci contraddistingue, cercando di trasmetterla a chi ci sta di fronte.

Pubblicato da Music Alive

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