Intervista ai LifeBreath

1) Ciao LifeBreath, raccontate ai nostri lettori come avete iniziato?
Andrea e Diego si sono conosciuti per primi, allievi dello stesso maestro di chitarra, entrambi improntati sul metal, entrambi interessati a realizzare finalmente qualcosa di originale, dopo tanti anni di cover. Tramite annuncio poi si sono aggiunti Paolo e Stefano.
Il primo giorno ä stato memorabile, ci siamo catapultati in sala con due brani dei Trivium, per testare il livello generale. E’ nata un’intesa immediata.
2) I vostri brani da cosa nascono e come li sviluppate?
E’ un brain storming continuo, capita spesso che un brano nasca in un modo e poi finisca totalmente in un altro.
Andrea e Diego sono le “menti creative” che sfornano idee a ruota libera, ma una volta delineata l’idea di base della canzone cominciamo sempre ad analizzarla tutti assieme e a inserire tutti gli strumenti mancanti.
3) Cosa pensate dell’importanza dei social-media nel mondo musicale?
Forniscono possibilità immense alle band emergenti, possibilità prima inimmaginabili di visibilità e metodi di propagazione del materiale musicale; allo stesso tempo pero, facilitando la diffusione, aumentano la quantità di band in circolo e quindi la competizione. Non che si tratti necessariamente di una brutta cosa, anzi si ha veramente la sensazione di fare parte di un movimento musicale mondiale.
4) Perchè volete fare musica?
Pura passione, svago e valvola di sfogo. Comporre e suonare musica ä una delle soddisfazioni pió grandi che la vita possa mai dare, per chi ne ä appassionato. Suonare qualcosa di proprio e notare l’apprezzamento altri ä cosa ancora pió gradita, se possibile.
5) Il genere che amate? Il genere che odiate? Perchè?
Tendenzialmente ruotiamo tutti attorno al metal, ognuno con le proprie preferenze, Diego e Paolo sono un po’ pió sul progressive, mentre Stefano e Andrea tendono più verso il thrash-metal/metalcore, ma in realtà ci piace tutta la buona musica, ascoltiamo qualsiasi cosa riesca a trasmetterci qualcosa di speciale.
Alla fine c’è sempre qualcosa da imparare, da ogni genere.
6) Cosa un’artista o una band non dovrebbe mai fare?
Cavalcare l’onda di una moda del momento. Non ä un’idea sbagliata in maniera assoluta, ma piegarsi troppo ai gusti altrui o al mercato musicale pui essere molto dannoso per una band, si finisce col perdere la creatività e la propria identità.
7) Sogni nel cassetto e progetti per il futuro?
Continuare a fare ciï che facciamo sempre meglio, arrivare il pió in alto possibile, suonare e creare il più possibile.il sogno più grande sarebbe fare di questo un lavoro a tempo pieno! Inoltre ci piacerebbe poter partecipare al Wacken Open Air 2025.
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