Intervista LAMAREA

1)Ciao Lamarea, raccontate ai nostri lettori come avete iniziato il tuo percorso musicale?
Ciao a tutti! Lamarea è nata un po’ per gioco,siamo prima di tutto 5 amici con una passione in comune: la musica. Ci piace ascoltarla e suonarla,viverla in ogni sua sfaccettatura. Veniamo tutti da sonorità e generi molto differenti, chi dal cantautorato, chi dal funk, chi dal rock…insomma siamo un incrocio di diverse strade! Siamo nati tra il 2014 e il 2015,ma subito abbiamo avuto le idee ben chiare: sonorità americane/british su testi italiani.
2)I vostri brani da cosa nascono e come li sviluppate?
I nostri brani nascono in diverse maniere,non abbiamo un vero e proprio modo di lavorare o almeno ne abbiamo molteplici. Il più delle volte Filippo (basso) porta un giro di accordi o un pezzo quasi arrangiato e lì si inserisce il testo e si lavora tutti insieme. Altre (più raramente) nasce il testo e ci viene costruito sopra un arrangiamento. È capitato anche di “buttare lì” qualcosa mentre provavamo altri brani, e da lì piano piano nasce un pezzo nuovo.
3)Cosa pensate dell’importanza dei social-media nel mondo musicale?
Nel 2018 i social sono fondamentali per chi fa musica. Creano un contatto,un filo diretto tra l’artista e il pubblico. È bello perché si può chiedere cose al pubblico e allo stesso modo il pubblico può parlare direttamente con L artista,ma è anche una cosa che va curata particolarmente,tutti i giorni.
4)Perché volete fare musica?
Vogliamo fare musica perché è la cosa che ci fa stare meglio,ci fa sentire bene. Quando poi le proprie emozioni vengono anche condivise dal pubblico beh…è il massimo della vita!
5)Il genere che amate? Il genere che odiate? Perché?
Eh,bella domanda! Come dicevamo all’inizio è una cosa molto relativa all’interno del nostro gruppo, perché appunto ognuno di noi ha degli ascolti,delle radici molto differenti. C’è chi arriva dal funk,chi dal rock, chi dal cantautorato italiano e così via. Però è anche bello pensare che la musica non abbia confini nè razze,che tutto si possa mischiare!
6)Cosa un’artista o una band non dovrebbe mai fare?
La cosa peggiore che si possa fare in ambito artistico è una sola: non essere se stessi. Perché un prodotto che non è sincero si sente subito. Meglio una cosa magari banale ma sentita che una alternativa ma artefatta. Come dice una pubblicità che gira in questo periodo “chi è alternativo non fa nulla per sembrarlo”
7)Il vostro momento più difficile nel vostro percorso musicale?
Paradossalmente il momento più difficile è stato proprio alla nascita della band. Inizialmente alla chitarra insieme a Lorenzo Mastromei si era affiancato un ragazzo che però non credeva molto in questo progetto,quindi non riuscivamo a cominciare diciamo. Fino a che non è arrivato Lorenzo Benassi,un nostro amico di lunga data!
8)Sogni nel cassetto e progetti per il futuro?
Sicuramente il nostro sogno nel cassetto è quello di poter suonare su palchi sempre più grandi di fronte a sempre più persone,condividendo il più possibile le nostre sensazioni e la nostra musica. Attualmente stiamo lavorando al prossimo album con il nostro produttore Daniele Grasso,e vedremo cosa uscirà fuori!


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