Nanneddu meu 2.0

Nel periodo di lock-down, abbiamo avuto modo di riflettere e di constatare, quanto questa pandemia ci abbia accostato alle tante carestie del passato, per vicissitudini, modi e termini, conseguenza per cui, a noi è balzata subito alla mente la poesia del grande Peppino Mereu “a Nanni Sulis”, infatti, leggendola e rileggendola, ci siamo subito resi conto di quanto il testo sia incredibilmente attuale, e tremendamente drammatico, in un era in cui la coscienza sociale è dormiente, o addirittura malvista. A questo punto viene fuori l’idea di riproporre ai giovani questo brano, in una chiave di lettura più moderna a loro più confacente. Nasce così “Nanneddu meu 2.0”, un brano di 2 min e 23 sec, caratterizzato da una linea melodica riscritta e rinnovata rispetto al canto tradizionale che abbiamo sempre sentito; lo abbiamo voluto identificare nella sua interezza nel genere “reggaeton”, ma in realtà, si discosta sensibilmente da esso per via della velocità del brano in termini di BPM (ben 114 rispetto ai più classici 80/100 specifici del genere).
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