Origami

“Origami è una storia che finisce oppure che inizia, dipende da che parte del racconto la guardi, è quel qualcosa che ritorna sempre anche se non c’è più da quasi dimenticarlo. Origami è la fragilità che tutti noi nascondiamo o almeno proviamo a farlo. Origami è ciò che è stato, come un foglio di carta nuovo, e che ci sarà, piegato e mutato dalle nostre scelte. Origami siamo noi”.
Ognuna delle nove tracce che compongono “Origami” è il ritaglio di un pezzo di anima di Immune, lasciato ad aspettare che qualcuno possa raccoglierlo per difenderlo, ricordando che l’essenziale è oggi più che mai fin troppo spesso invisibile agli occhi. Scavare nelle profondità di sé stessi per riemergerne ridotti come carta straccia, prendere fuoco nell’incendio dei soliti rimorsi e poi risorgere come fenici: il percorso terapeutico di Immune si snoda attraverso dieci tappe capaci di spaziare dai Radiohead ai Susbonica, dai Massive Attack al cantautorato italiano; un melpot di influenze e contaminazioni che restituiscono un’immagine piuttosto fedele della versatilità eclettica di un progetto che non smette mai, ma proprio mai, di stupire.
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