Rodod(9)ndro

“Rodod(9)ndro” è una canzone che parla di vuoto dentro e di come riempirlo nel modo sbagliato. Parla di inadeguatezza, di rifugio, di isolamento, di parole non dette e di tempo che scorre e poi scade. Ha dei significati stratificati al suo interno, ma la prima chiave di lettura è il non prendersi cura di sé. La velocità a cui si vive, (“Sembra meno il tempo per parlare”), gli argomenti e le scuse di cui ci si riempie la bocca e l’anima (“sembra che le cose da dire aumentino lo spazio tra gli oggetti”) non fanno altro che alimentare un senso di insoddisfazione, di distacco dalla realtà, di vuoto dentro. Il consumismo compulsivo di oggetti, di frasi fatte e luoghi comuni, da degli attimi di finta felicità e soddisfazione e ci allontana sempre più da noi e ci fa finire nel “Rododenro vuoto dentro”. Una pianta bellissima, ma con radici rimosse. Al posto delle radici un individuo che vi si rifugia per trovare conforto, restando bello visto da fuori. Uno scudo fragile e bellissimo.
“[…] “L’ultima sigaretta” non è mai stata tale, anche se è bello pensarlo. Così come il pensiero di dirsi addio è solo la speranza di non dirselo mai. L’ultimo bacio, l’ultimo abbraccio, un ultimo sguardo, non rappresentano altro che una parte di noi che lotta affinché quella nuvola così accogliente non si dissolva mai. […] “Gdbye (0,0)” uscirà il 10.07.2020
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