S P I C C I O L I

Ad un anno di distanza dall’esordio discografico con “Stalattiti”, il cantautore ligure torna a far sentire la sua voce alla scena con un nuovo singolo pieno di polaroid, parcheggi non pagati e cuori che si scontrano, prima di incontrarsi: “Spiccioli” è tutto quello che basta per innamorarsi ancora di chi ha qualcosa da dire. Fuori ovunque (anche a Verona) il 11.9.2020.
“Una canzone annoiata come tutti noi che vorremmo continuare a mettere all’infinito i soldi nel parchimetro per pagare il biglietto di un amore stanco e afoso, sperando invano che la magia dei primi tempi non finisca mai. Una canzone stanca, inno di una tranquillità ricercata che non è altro che una tendina di carta velina di fronte a un precipizio. Una canzone stonata, scritta di getto contro il tempo che corre e che costa fatica, un’esistenza da scontare cinque centesimi alla volta, gocce di sudore costanti che scivolano dalla fronte nella più totale, asfissiante e vergognosa indolenza. Una canzone che non vale che due spiccioli, ma che
Stagi è tutto quello che non siete e non vorreste essere. Stagi è la parola che si infila sotto le scarpe e non riesci a scollartela di dosso per tutto il giorno, è la chewing-gum che hai sputato per terra e che ora – ironia della sorte – non riesci più a staccare dall’anima. Stagi è l’ombra che resiste allo Zen del Sole, il segreto che nascondi nell’armadio da troppo tempo per continuare ancora, ogni giorno, a rinchiuderti nello stesso abito di sartoria; è la pioggia che insiste sul mare nei pomeriggi d’agosto, e la sete che brucia la gola al risveglio dopo notti di fuoco. Stagi prima era €L€ONORA, ora è rimasto solo. Con la promessa di stare sempre peggio, per ricordarsi che si può star meglio di così.
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